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Newsletter Ordine n. 15/2019 (del 06.05.2019): Ricetta elettronica veterinaria

Newsletter Ordine n. 15/2019 (del 06.05.2019): Ricetta elettronica veterinaria

Cari Colleghi,

a poco più di 2 settimane dall’entrata in vigore della ricetta elettronica oltre alle perplessità di carattere informatico se ne sono aggiunte altre.

 

In questi giorni molti hanno cercato di dare interpretazioni in merito alla fatturazione o meno delle ricette emesse al di fuori di una prestazione.

 

Su il quotidiano “La Stampa” del 1 maggio 2019 hanno riportato in modo riduttivo (ovvio visto gli spazi) un mio parere sulla fatturazione o meno della REV che cercherò di chiarire meglio in questa sede, riferendomi principalmente a chi svolge attività negli animali d’affezione.

 

Tengo a precisare il fatto che fatturare o emettere gratuitamente una REV è una facoltà insindacabile di un libero professionista  e qualsiasi imposizione in tal senso minerebbe la libertà intellettuale.

 

L’attività professionale  prevede che una grossa fetta di essa sia dedicata alla prevenzione e inoltre molti dei nostri animali sono curati per patologie croniche, per cui può succedere che vi sia un numero considerevole di ricette emesse extra prestazione.

 

Se è pur vero che nella compilazione delle stesse ci sono campi che chiariscono se si tratta di  terapia cronica, è anche vero che in passato il numero di ricette emesse (come il numero siringhe acquistate) sono state messe in relazione diretta al numero di prestazioni in caso di accertamento fiscale. Da qui il mio dubbio ( ma non credo di essere il solo) in merito a fattura si o fattura no.

 

In questi giorni molti si sono espressi in merito con pareri e senza nulla togliere alla credibilità degli stessi, Ministero della Salute in primis, mi sentirei più tranquillo se pervenissero da chi ha titolo a esprimersi in materia, ovvero Ministero dell’Economia e della Finanza e/o Agenzia delle Entrate.

Una indicazione certa però la voglio dare: l’Ordine non si pronuncerà mai con una tariffa , anche solo indicativa, sulla REV come ho sentito chiedere.

 

Questo sarebbe in primo luogo lesivo dell’indipendenza intellettuale del singolo professionista e inoltre contro la legge che vieta ormai da ben più di 10 anni l’imposizione o il suggerimento di tariffe.

 

Ti saluto cordialmente

Thomas Bottello

Presidente Ordine Veterinari Torino

 

IMPORTANTE: La presente e-mail sarà inviata anche al tuo indirizzo PEC, qualora tu lo abbia già attivato. Se non hai ancora attivato la casella PEC che l’Ordine ha messo a disposizione a tuo nome, sei pregato di prendere contatti con l’ufficio dell’Ordine al fine di provvedere a tale obbligo normativo.